Cottura ║ La quantità cotta in una volta: una c. di mattoni.
fig. Sbornia ║ più com. Improvvisa e tormentosa passione d’amore: prendersi una c.
(SPORT). Improvviso cedimento di forze che colpisce un atleta durante una competizione.
(STOR). Ampia tunica medievale per uomini e donne ║ C. d’arme , giubba di maglia di ferro usata come armatura difensiva.
(RELIG). Indumento liturgico bianco.
agg. Sottoposto a cottura: verdura c. mele c. terra, argilla c., vedi terracotta ║ estens. Scottato, bruciato: viso c. dal sole │ Esaurito, stremato ║ Farne (o dirne ) di cotte e di crude , di tutti i colori │ Cascare come una pera c., di schianto │ Esser c. di qcn., ciecamente invaghito.
s.m. Mattone ║ Mosto concentrato, impiegato per tagliare i vini.
tr. Sottoporre all’azione diretta o indiretta del fuoco o del calore per la cottura: c. la carne c. in padella, in forno c. a fuoco lento anche tr. pron.: mi cuocio una bella bistecca ║(TECN). Sottoporre all’azione del calore per conferire particolari caratteristiche: c. i mattoni ║ fig. Riferito a persona, tenerla a lungo in attesa di una notizia, risposta, ecc.║ Lasciar c. qcn. nel suo brodo , non preoccuparsene minimamente.
tr. Del fuoco o del calore, portare al punto di cottura richiesto: il fuoco troppo forte non cuoce ma brucia la carne ║ iperb. Del sole o di una qls. sorgente di calore, scottare, bruciare: la lampada mi ha cotto la pelle oggi il sole cuoce.
tr.(fig.). Fare innamorare: quella ragazza lo ha cotto a dovere.
intr. Essere sottoposto al calore o al fuoco per la cottura: il pollo cuoce nel forno ║(TECN). Essere sottoposto all’azione del calore per acquisire part. caratteristiche: i mattoni cuociono nella fornace.
intr.(fig.). Fremere, agitarsi: c. dall’ira c. nell’invidia.
intr.(fig.). Dispiacere, seccare, infastidire: mi è cociuto il suo rimprovero.
Raggiungere la cottura con l’esposizione al calore.
iperb. Scottarsi, ustionarsi per eccessiva esposizione ai raggi solari ║ Non poterne più dal caldo: in questa casa si cuoce.
fig. Provare dispetto, tormentarsi: c. dalla (o nella ) rabbia è là che si cuoce per l’insuccesso.