Apparecchio che, applicato sul viso, si presta ad ottenere una contraffazione dei lineamenti o a rendere impossibile il riconoscimento della persona, impiegato per motivi magici o rituali, scenici, di divertimento ║ estens. La mascherina che copre solo la parte superiore del volto o anche il fazzoletto nero con cui i malfattori si rendono irriconoscibili ║ Travestimento attuato a scopo di divertimento: mettersi in m. ║ fig. Simbolo di finzione ipocrita: sotto la m. dell’amicizia gettar via la m. giù la m.!
(TEATR). Personaggio tipico della Commedia dell’Arte italiana, con nome, costume, atteggiamenti, qualità peculiari: la m. di Arlecchino, di Pulcinella.
Inserviente che nei locali di pubblico spettacolo controlla il biglietto di ingresso o accompagna lo spettatore al suo posto.
Aspetto del viso che denuncia e sottolinea una caratteristica psicologica o patologica: una m. di tristezza.
Dispositivo da applicarsi sulla faccia spec. a protezione delle vie respiratorie o degli occhi: m. antigas m. da saldatori ║ M. subacquea , che permette la respirazione e consente una visione chiara degli oggetti sommersi │ M. di bellezza , sorta di mascherina di garza fittissima usata in cosmesi per il trattamento della pelle del viso.
Schermatura per delimitare l’efficacia di una sorgente luminosa.
(INFORM). Schema che compare sullo schermo di un terminale per consentire un’immissione di dati controllata e strutturata.
Travestire con una maschera o un costume: ha mascherato il nipotino da Zorro.
estens. Coprire, nascondere: la cipria maschera il rossore della pelle.
fig. Dissimulare, celare sotto falsa apparenza: m. le proprie intenzioni.
Mettersi una maschera, travestirsi: mascherarsi da Arlecchino.
fig. Dissimulare il proprio carattere e i propri sentimenti ║ Mostrarsi diverso da come si è in realtà, fingersi: mascherarsi da democratico.