terra: significato e definizioni

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Cos'è terra?

Cos'è terra?

  • Il pianeta su cui viviamo, il terzo in ordine di distanza dal Sole, intorno al quale ruota a una distanza media di 150 milioni di km (con iniziale maiuscola nel sign. astronomico): la superficie, la faccia della T. gli abitanti della T. ║ Come sede dell’uomo ed ambito delle vicende umane e naturali, spesso contrapposta a cielo : sia fatta la tua volontà, come in cielo così in t. finché siamo sulla t. ║ Cose che non stanno né in cielo né in t., a proposito di cose incredibili o di errori madornali │ Ci corre quanto dal cielo alla t., di cose differentissime fra loro.
  • La massa terrestre che emerge dalle acque ║ T. emerse , il complesso delle masse continentali e insulari che si elevano sopra il livello del mare ║ Spesso contrapposta al mare o all’aria: vento, brezza di t., che spira dall’interno della costa verso il mare; sbarcare a t., mettere piede a t., da un’imbarcazione o da un veicolo; toccar t., approdare o atterrare ║ Cercare per mare e per t., in ogni luogo.
  • Porzione di territorio delimitata o determinata in funzione dei suoi caratteri: t. selvagge, inospitali in t. italiana, straniera ║ T. di nessuno , zona neutra fra due eserciti nemici (fig., abbandonata al disordine e all’anarchia) │ T. bruciata , abbandonata dinanzi all’avanzata del nemico dopo averne distrutto tutto ciò che a questi poteva servire.
  • Strato superficiale della crosta terrestre, suolo: a fior di t. ║ Avere una gomma a t., avere uno pneumatico sgonfio │ Tiro raso t., nel calcio, tiro eseguito a pelo d’erba ║ estens. Ogni superficie piana orizzontale su cui genrl. si cammina (piano stradale, pavimenti, ecc.): sedersi in t. andare per t., cadere ║ Sentirsi mancare la t. sotto i piedi , sentirsi perduto │ T. t., per indicare estrema vicinanza, quasi contatto col suolo (fig., per indicare desolante mediocrità: una ragazza t. t. un componimento t. t.) │ Gettare , buttare a t. qcn., avvilirlo, screditarlo │ Mettere qcn. a t., rovinarlo economicamente │ Essere a t., profondamente avvilito o senza un soldo.
  • Il materiale friabile e incoerente che costituisce lo strato superficiale della crosta terrestre: un sacco di t. ║(AGR). In quanto oggetto di coltivazione da parte dell’uomo: arare la t. t. grassa, magra , ricca o povera di sostanze nutritive per le piante; i frutti della t. ║ Campagna, possedimento rurale: lavoratori della t., i contadini e i braccianti agricoli; al pl.: le sue t. si estendono a perdita d’occhio.
  • Nome generico di sostanze polverulente o incoerenti usate come colori o per usi industriali: t. di Siena t. di fonderia.
  • (FIS). In elettrologia, il suolo o qls. corpo conduttore, convenzionalmente considerati a potenziale zero: presa di t.
  • Prendere in mano qcs.; afferrare: t. in mano un libro t. la racchetta con la sinistra anche tr. pron.: si teneva i pantaloni perché non cadessero ║ Porre su di sé o appoggiare a sé qcs. o qcn.; reggere, sostenere: tengo il bambino in braccio tieni la scala mentre salgo ║ Afferrare qcn. per impedirgli di muoversi o di andarsene; bloccare: t. qcn. per un braccio.
  • Mantenere qcs. sospeso o in una determinata posizione; sostenere: un chiodo non basterà a t. il quadro.
  • (estens.). Mantenere qcs. in proprio possesso o nella possibilità di usarlo: può t. i soldi che le avevo prestato anche tr. pron.: mi sono tenuto il motorino perché mi serviva.
  • Continuare a indossare qcs., non levarselo di dosso: tieni il cappotto, fuori piove.
  • Riferito a una parte del corpo, mantenerla in una determinata posizione: t. gli occhi aperti ║ T. la lingua a freno , non eccedere nelle espressioni, spec. se ritenute offensive │ T. le mani a posto , non metterle addosso ad altri, spec. per picchiare o per palpeggiare.
  • Mantenere qcs. in una determinata condizione: t. in sospeso una pratica ║ T. caldo , mantenere in una condizione di calore │ T. da conto , conservare con cura │ T. d’occhio , controllare attentamente, non perdere di vista │ T. stretto , continuare a stringere qcn. o qcs. dopo averlo afferrato (fig., riferito a qcs. a cui si tiene part., agire in modo da non perderlo).
  • Riservare a qcn. o a qcs. un certo trattamento; trattare: guarda come tieni la tua stanza!
  • Lasciare qcs. in un determinato luogo; conservare: t. la macchina in garage ║ T. il piede in due staffe , portare avanti due relazioni sentimentali senza decidersi per l’una o per l’altra; genrl., continuare a portare avanti due attività, a militare in due parti, ecc.
  • Far stare qcn. in una determinata condizione o posizione oppure in un luogo, spec. costringendolo: lo hanno tenuto prigioniero per dieci giorni t. il figlio in collegio ║ Tenersi stretto , cercare di non perdere il rapporto con qcn.; anche, cercare di non perdere qcs. che si ha │ Tenersi caro qcn., conservarne l’amicizia, la benevolenza, l’affetto.
  • Avere in gestione, amministrare ║ T. il banco , nei giochi di carte, accettare le giocate │ T. banco , assumere un ruolo centrale in una conversazione; anche, di questione, argomento, ecc., occupare gran parte di una discussione.
  • merid. Avere o possedere qcs. ║ Tengo famiglia , per indicare che certe scelte sono dettate da esigenze materiali.
  • Riferito a situazioni comunicative ufficiali, fare, svolgere: t. una lezione.
  • Non far andare via qcn. da un luogo; trattenere: ogni volta mi tiene a parlare due ore.
  • Riferito a un impulso, riuscire a contrastarlo; frenare: t. il pianto ║ T. il broncio , mostrarsi taciturno e arrabbiato nei confronti di qcn. da cui si ritiene di essere stati offesi.
  • (MUS). Far durare un suono, prolungare: t. una nota.
  • (MIL). Conservare tenacemente una posizione difendendola dagli attacchi del nemico.
  • Mettere da parte, anche per qcn. altro; conservare, riservare: vi ho tenuto i biglietti per la partita t. il posto a un amico.
  • Prendersi cura di qcs. per conto di qcn.: potresti tenermi il gatto per qualche giorno?

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