tutto: significato e definizioni

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Cos'è tutto?

Cos'è tutto?

  • Come agg., intero per quantità, numero, durata; con funzione attr. è sempre seguito dall’art.(t. il tuo patrimonio ; t. gli uomini ), mentre normalmente ne è privo con i nomi propri (sa a memoria t. Dante ) e in formule che si avviano a trasformarsi in loc.(a t. vapore ; di t. cuore ) ║ Con i numerali, invece dell’art., richiede la cong. e (tutt’e due ) ║ In formule abbr.: una per tutte (le volte); le pensa tutte (le diavolerie) ║ Con valore intensivo, intero per pienezza, efficienza: con t. l’affetto con t. le proprie forze anal.: a t. spiano, a t. forza.
  • Come pron.(al pl.), tutte le persone (fermi tutti!; tutti per uno, uno per tutti ); con valore neutro (al sing.), ogni cosa (ha perso t.; esser capace di t.; mangiare di t.) ║ Con valore avv.: è t. il contrario , è proprio il contrario; t. allegro , allegro in ogni sua fibra: se ne andava in giro tutto allegro ║ In tutto , complessivamente │ Del tutto , completamente │ Prima di tutto , in primo luogo │ Tutto a un tratto , improvvisamente │ Tutt’altro , per nulla │ Tutt’altro che , per escludere la qualità enunciata o presunta: è tutt’altro che bella.

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